Come sarà il dentista del futuro?

Ortodonzia 4D, scanner intraorali e stampanti 3D sono solo alcune delle innovazioni tecnologiche che stanno trasformando il mondo dell’odontoiatria, con prospettive interessanti per i pazienti in termini di riduzione di costi e tempi, e maggiore affidabilità. Con questa rivoluzione, inoltre, diventa possibile, per il dentista, curare chi vive a molti chilometri di distanza o all’estero grazie alla pianificazione delle visite e ai risultati archiviati sul computer, monitorabili da remoto. E’ la fotografia scattata dal Collegio dei docenti universitari di discipline odontostomatologiche (Cduo), in un’intera giornata dedicata all’odontoiatria digitale al 23° Congresso nazionale Cduo a Roma, in collaborazione con Digital Dentistry Society.

“La digitalizzazione in odontoiatria è un tema di grande attualità e interesse per la professione, soprattutto guardando alle nuove generazioni – sottolinea Antonella Polimeni, presidente del Congresso e direttore del Dipartimento testa-collo del Policlinico Umberto I – Sapienza Università di Roma. Le novità digitali consentono una sempre maggiore rapidità d’intervento, alta precisione e personalizzazione delle cure da parte del dentista, con una consistente riduzione dei costi che rivoluzioneranno il modo di lavorare delle specialità che ruotano intorno alla salute della bocca”.

La minore invasività delle tecniche a disposizione – basti pensare allo scanner intraorale che assomiglia a un semplice spazzolino da denti – trasformeranno la visita dal dentista in qualcosa di simile a un gioco, con la possibilità da parte del piccolo paziente di monitorare le immagini dei propri denti direttamente sullo schermo del computer. “La sicurezza è un altro aspetto fondamentale – aggiunge Polimeni – Ad esempio la nuova Tomografia computerizzata cone beam (Cbct), che sta sostituendo la vecchia Tac, espone il paziente a una quantità di radiazioni notevolmente più bassa e la rende particolarmente adatta ai bambini”.

E ancora. Le nuove tecnologie puntano su di apparecchi ai denti sempre più invisibili, realizzati con materiali innovativi, che apportano evidenti miglioramenti alla qualità della vita e alle relazioni sociali, così importanti in età adolescenziale, evidenziano gli esperti. Grazie all’uso della tecnologia di imaging digitale 3D, i nuovi apparecchi consentiranno di vedere i risultati virtuali e il piano di trattamento ancora prima di iniziare, in modo da sapere in anticipo che aspetto avranno i denti al termine.

E sul fronte protesi? Le impronte dentali di precisione di una volta, effettuate manualmente, stanno per essere sostituite dalle impronte digitali, realizzate con lo scanner. “Prima un composto siliconico veniva steso sull’arcata dentale del paziente, provocando fastidio e in alcuni casi vomito; il risultato finale era affidato alle abilità del singolo professionista, con margine di errore – spiega Giuseppe Luongo, presidente della Digital Dentistry Society, società scientifica dedicata all’odontoiatria digitale. Adesso l’odontoiatra esegue una scansione intraorale tramite una telecamera in modalità 3D che cattura le immagini in maniera assolutamente precisa e affidabile, realizzando interventi dentali e restauri di qualità. I risultati, informato digitale, vengono elaborati da un software e inviati a un fresatore (presente in studio) che realizza la protesi reale. E’ così possibile realizzare una protesi dentale in tempi più brevi e in un’unica seduta”.

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